lunedì 22 dicembre 2008

BUON 2009 CON UNA SCARPA IN FACCIA ALLE INGIUSTIZIE


Cari amici e lettori, voglio inviarvi i miei più cari auguri di un buon 2009 con una cartolina-foto da Bagdad, la città emblema della guerra e di tutti i suoi mali. La foto è il simbolo di una rivolta popolare contro l'America e soprattutto contro la politica estera del suo presidente uscente, per aver dato inizio ad una guerra, come anche lo stesso Bush ha ammesso, ingiusta. Sono passati cinque anni da quando, nel lontano 2003, la guerra in Iraq è iniziata causando molte vittime tra i civili e gente inerme. Il 2008, annus horribilis, è quasi terminato e anche io, come Muntazar al-Zaidy, il giornalista che ha lanciato la scarpa a Bush, butterò una scarpa, o forse entrambe, contro le ingiustizie che ho visto passarmi sopra senza avere avuto possibilità alcuna di agire e risolverle. Mi sarebbe piaciuto trovarmi anch'io di petto con ciò che ritenevo l'Ingiustizia e buttargli addosso l'oggetto che racchiude la parte considerata più impura del corpo, i piedi, e poi gridargli a squarciagola "Caneee". L'avrei fatto con grande piacere, sicuro anche di non rischiare, come il malcapitato nella foto, una condanna a quindici anni di carcere. Anche se non riusciremo certo a superare la forza simbolica e mediatica di questo gesto, l'invito che voglio farvi è quello di provare a ricordare le prime cinque grandi ingiustizie che vi vengono in mente o che vi sono capitate per poi lanciare l'ultima notte dell'anno almeno una scarpa dal balcone. Mi raccomando che non sia pesante e/o indirizzata ad un ignaro passante, ma che sia vecchia e da ginnastica! Il gesto oltre a lasciarci senza un paio di scarpe (se decidete di buttarne una ricordate che l'altra da sola non vale nulla. Non siate avari, buttatene due) potrebbe avere un sano effetto terapeutico e liberatorio, come ci ricordano alcuni esercizi di psicomagia che il grande scrittore contemporaneo Alejandro Jodorowsky ha riportato in alcuni dei suoi libri. Io, senza citarvi quelle che riguardano la sfera privata, per questo 2008 mi ricordo e vi ricordo, in primis, le ingiustizie subite dagli abitanti del Kosovo, rom e gorani [coloro che stanno patendo più di tutti la violenza degli anni passati] prima ancora che serbi e albanesi. Una scarpa alle ingiustizie verso i consumatori e la gente comune. Uno scarpone grande e pesante per tutte le ingiustizie e gli abusi commessi da tutti i politicanti, siano essi di destra, centro o sinistra, senatori o deputati, assessori regionali, provinciali o comunali, presidenti di regione o sindaci.
Buon 2009 con una scarpa in faccia alle tante ingiustizie di questo mondo. Sono tante, veramente tante. Proviamo almeno a ricordarle e ricordarcele per iniziare un anno che auguro a tutti migliore di quello che sta per terminare.


Iniziativa singolare a Sarajevo: guarda la galleria fotografica su Republica.it

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