lunedì 27 giugno 2011

LIFE AFTER

LIFE AFTER è la storia di un gruppo di anziani, di diverse etnie, che vivono insieme sotto lo stesso tetto di un centro geriatrico del Kosovo e condividono un problema comune: sono stati dimenticati dal mondo. Come risultato, hanno deciso di concentrarsi sul fare conoscenze e amicizie. LIFE AFTER racconta una storia che vale la pena guardare, fosse solo perché mostra come le persone che hanno perso tutto durante o dopo la guerra, abbiano ancora la forza di dare consigli su come vivere insieme.



1 commento:

Katrina ha detto...

Ah questo è straordinario davvero, Raffaele.
Proponendoci questo inedito documento dimostri - una volta di più - curiosità, vivacità intellettuale, attenzione. BRAVO!
Quanto la fatica di vivere, il quotidiano, la difficoltà, il disagio, il quotidiano e l' ordinarietà dei giorni uniscono, invece di dividere.
Più di mille tavoli conferenze e organizzazioni potè, e può, una mela, uno sguardo, una mano.
Le recriminazioni, che pure ci sono, s' involano nel fumo di una cicca condivisa e prendono per l' appunto la forma e la consistenza del fumo, s' involano in un altrove sospeso che sembra quasi non riguardare i presenti, lambirli soltanto....
Anche le assistenti non sembrano far caso più di tanto all' etnia. Nelle professioni d' aiuto, in qualsiasi angolo della terra, la mentalità giudicante si smarrisce in fretta, e lascia il posto all' accoglienza incondizionata dell' altro per come è in quel momento, per come riesce ad essere, portatore di un suo percorso e di una sua dignità intrinseca e imprescindibile. E la frequentazione quotidiana del dolore, la vicinanza, l' intimità dei gesti dell' aiuto alla persona, quanto poco hanno a che fare con gli slogan arrembanti e l' intransigenza e la miopia dei giovani.
I bisogni e le emozioni sono talmente sovrapponibili, identici,clonati, da far sembrare quello che è accaduto e ancora accade così deviato quasi paradossale, e così paradossale quasi ridicolo, se non fosse che ha fatto - e fa - tanto male.
Ma non c'è dubbio, il futuro non sarà che convivenza, faticosa come è sempre stata, semplice e fatale come è sempre stata.

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