Il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini ha incontrato nei giorni addientro l’omologo serbo Vuk Jeremic, a conclusione del Convegno celebrativo del 130° anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, organizzato dall’Ambasciata serba a Roma e dal Centro Studi Strategici per l’Unione per il Mediterraneo, che ha evidenziato la specialità delle relazioni tra Italia e Serbia nei settori politico, economico e culturale.
Oggetto dell’incontro tra i due Ministri è stato il consolidamento della cooperazione bilaterale, il sostegno italiano al processo di integrazione euro-atlantica della Serbia e il dialogo sulle dinamiche regionali. A proposito del "caso Kosovo", il ministro serbo ha ribadito la contrarietà della Serbia alle decisioni che molte cancellerie europee, Italia inclusa, hanno preso circa l'indipendenza del Kosovo, ma, parole di Jeremic, "bisogna guardare avanti". Si spera che con il supporto del fratello italiano la Serbia possa trovare la leva giusta per fare il salto in Europa. E' stato questo il succo dell'intervista televisiva apparsa sulla tv italiana. Se a queste parole che segnano una onesta svolta politica seguissero fatti concreti, si registrerebbero, certamente, significativi progressi non solo per la Serbia, ma per buona parte dei Balcani.
Oggetto dell’incontro tra i due Ministri è stato il consolidamento della cooperazione bilaterale, il sostegno italiano al processo di integrazione euro-atlantica della Serbia e il dialogo sulle dinamiche regionali. A proposito del "caso Kosovo", il ministro serbo ha ribadito la contrarietà della Serbia alle decisioni che molte cancellerie europee, Italia inclusa, hanno preso circa l'indipendenza del Kosovo, ma, parole di Jeremic, "bisogna guardare avanti". Si spera che con il supporto del fratello italiano la Serbia possa trovare la leva giusta per fare il salto in Europa. E' stato questo il succo dell'intervista televisiva apparsa sulla tv italiana. Se a queste parole che segnano una onesta svolta politica seguissero fatti concreti, si registrerebbero, certamente, significativi progressi non solo per la Serbia, ma per buona parte dei Balcani.
Nessun commento:
Posta un commento