lunedì 27 giugno 2011

LIFE AFTER

LIFE AFTER è la storia di un gruppo di anziani, di diverse etnie, che vivono insieme sotto lo stesso tetto di un centro geriatrico del Kosovo e condividono un problema comune: sono stati dimenticati dal mondo. Come risultato, hanno deciso di concentrarsi sul fare conoscenze e amicizie. LIFE AFTER racconta una storia che vale la pena guardare, fosse solo perché mostra come le persone che hanno perso tutto durante o dopo la guerra, abbiano ancora la forza di dare consigli su come vivere insieme.



mercoledì 1 giugno 2011

PICCOLA GUERRA PERFETTA DI ELVIRA DONES


"Impari, subito dopo aver letto queste pagine, che non esiste una guerra rac­con­tata davvero se non ascolti ciò che rac­con­tano le donne che l´hanno vis­suta" Roberto Saviano.

Piccola guerra perfetta è l'ultimo romanzo di Elvira Dones che racchiude le esperienze vissute e le violenze subite da alcune donne di etnia albanese durante i bombardamenti della Nato del 1999. Dones nel libro riesce a rendere terribile, commovente e umana l'epica della sopravvivenza di tre donne assediate in una casa di Pristina. Storie crude e vere, piccole schegge di vetro che si conficcano in gola e lasciano senza fiato, al punto da coinvolgere sin da subito il lettore ed a trasmettergli l'agitazione dei protagonisti asserragliati in una città in preda all'odio etnico. L'autrice, non a caso donna -colei che custodisce nel proprio ventre materno le espressioni più profonde delle emozioni umane e che sa rappresentarle come nessun altro- riesce a cogliere ed a descrivere con dovizia di particolari le lunghe e grigie giornate dei protagonisti. Sembra quasi di ripercorrere insieme a Rea Kelmendi il rischioso tragitto che era costretta a fare per comprare il pane o le patate già invecchiate. Di rivivere le ansie del suo amato uomo, Art Berisha, che come giornalista del Koha Ditore sapeva di essere un bersaglio per i militari serbi. Oppure il panico di Nita Gashi, intenta ad attraversare la città bombardata per toccare una cornetta telefonica nera, di plastica pesante e mettersi in contatto con il resto dei familiari dall'altra parte del mondo. Un gran bel libro che racconta il dramma di chi la guerra l'ha vista con i propri occhi. Non riuscivo a capire il motivo per il quale l'autrice, che era stata in Kosovo subito dopo i bombardamenti ed aveva raccolto queste testimonianze, avesse aspettato tutto questo tempo. Elvira Dones, ha avuto la gentilezza e la cortesia di rispondermi così: "Ho voluto che ogni tassello andasse nel suo posto. Temi come questi, credo, hanno bisogno di lucidità e rigore. Ed è ciò che ho voluto raggiungere prima di scrivere". E' un libro che aggiunge un altro tassello alla ricostruzione del complicato processo della verità, quella verità che è la prima vittima di ogni guerra. Un libro scritto in memoria del ricordo, come Elvira Dones ci ricorda nell'ultima frase del libro:"Un editore una volta mi suggerì di lasciare perdere, un libro in più su una guerra non lo avrebbe pubblicato nessuno. Appunto pensai. E' per questo che lo scriverò. Perché alle guerre seguono altre guerre, e alla fine si dimenticano. Ma questa era la nostra guerra. E' questa che a modo mio ho voluto raccontare".

 IL SITO DI ELVIRA DONES

KOSOVO: LA VOCE DEL CONIGLIO