martedì 28 luglio 2009

OTTOBRE 1912. NOI E GLI ALTRI, OVVERO GLI ALTRI E NOI


A proposito della recensione di ieri del libro L'ALTRO ACCANTO A NOI, ho riflettuto sui concetti di identità e di diversità, sul chi sono io e chi sei tu. Mentre pensavo e mi analizzavo mi sono ricordato di un testo inerente a queste tematiche che ho letto mesi prima. Spulciando tra i vecchi files ho così ritrovato il rapporto che mi lasciò letteralmente impietrito per i contenuti vecchi di quasi 100 anni, ma mai come oggi attuali.

"Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedientio, addirittura, attività criminali". La relazione così prosegue: "Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano purchè le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione".

Il testo è tratto da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti,

Ottobre 1912

lunedì 27 luglio 2009

L'ALTRO ACCANTO A NOI

Già da anni, dunque, e dappertutto in questa parte dell'Europa, gusto varianti contraddittorie ma eccellenti di ciò che, sostanzialmente, è lo stesso identico piatto, senza che qualcuno riesca ad ammetterlo, e l'unica cosa che unisce i cuochi è la profonda e talvolta aggressiva convinzione che, a parte il proprio, tutti gli altri modi di preparare la sarma siano sbagliati e perciò da respingere. Ciò che accomuna ed è pressochè identico diventa sin troppo facilmente, quando la situazione lo concede, anche ciò che divide. Niente di nuovo, ma al di fuori del mondo della cucina e delle ricette ha spesso conseguenze disastrose.

Dalla fine dello stato Jugoslavo il Sudest dell'Europa è diventato sinonimo di guerra, ferocia, odio etnico, muri invalicabili tra le persone. Una terra considerata sempre l'estrema provincia del continente, piena di violenza e vagamente inquietante per il resto dell'Europa, quella che si considera civilizzata. Ma siamo sicuri che quest'immagine rifletta la realtà, o non rispecchi piuttosto i nostri pregiudizi? Il vicino di casa, per chi abita in quei territori martoriati, è un amico o un nemico? Perchè la pulizia etnica è diventata un terribile programma?Perchè la guerra nei Balcani, perchè questa continua conflittualità? Sono le domande che Richard Swartz, corrispondente dall’Europa orientale per più di trent’anni del giornale svedese “Svenska Dagbladet”, ha rivolto a 21 scrittori originari della ex Jugoslavia, della Bulgaria e dell'Albania per un’antologia uscita originariamente in Germania nel 2007 e pubblicata quest’anno nella Piccola Biblioteca Oscar Mondadori con il titolo “L’altro accanto a noi”.

AA.VV. L’altro accanto a noi, Oscar Mondadori, pag. 379, €. 10,50

giovedì 16 luglio 2009

DA BARI

Fortino di S. Antonio

Alcuni momenti di disciplinata riflessione



..........analisi



e attenta lettura

mercoledì 15 luglio 2009

..ALLA VOLTA DI LORICA


Si chiude oggi l'esposizione della mostra fotografica Kosovo: incertezze e sogni, inaugurata a Bari il 3 Luglio scorso. Un nutrito numero di spettatori ha fatto visita alla mostra ospitata nel suggestivo Fortino di S. Antonio e grande risalto è stato dato dai più qualificati siti che si occupano di Balcani: Ministero degli Esteri, Osservatorio sui Balcani, Cooperazione Italiana allo Sviluppo, Regione Puglia, Viaggiare i Balcani, Il Reporter.

Tra meno di una settimana, il 22 precisamente, la mostra itinerante proseguirà alla volta di Lorica dove sarà ospitata fino al 26 Luglio nel suggestivo Parco Nazionale della Sila per fungere da coreografia al seminario internazionale di studi sui Balcani "Sguardo sui Balcani. Nuove prospettive di studio". L'evento organizzato dalla Squi-libri Editore fa parte della rassegna annuale “SilaInFesta”, giunta alla sua undicesima edizione, che quest'anno vedrà la partecipazione di molti qualificati accademici italiani e internazionali.
Per il programma dettagliato vi invito a consultare il sito di Squilibri o semplicemente ingrandendo la foto-locandina.

Per informazioni e prenotazioni sulla mostra fotografica:
raffaeleconiglio@hotmail.com

martedì 14 luglio 2009

OGGI SCIOPERO


Per la prima volta nella storia della Rete i blog entrano in sciopero. Accade oggi, 14 luglio, con una giornata di rumoroso silenzio dei blog italiani contro il disegno di legge Alfano, i cui effetti sarebbero quelli di imbavagliare l'informazione in Rete.

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un susseguirsi di iniziative legislative apparentemente estemporanee e dettate dalla fantasia dei singoli parlamentari ma collegate tra loro da una linea di continuità: la volontà della politica di soffocare ogni giorno di più la Rete come strumento di diffusione e di condivisione libera dell’informazione e del sapere. Le disposizioni contenute nel "Decreto Alfano" sulle intercettazioni rientrano all'interno di questa offensiva. Il cosiddetto "obbligo di rettifica" imposto al gestore di qualsiasi sito informatico (dai blog ai social network come Facebook e Twitter fino a .... ) appare chiaramente come un pretesto, un alibi. I suoi effetti infatti - in termini di burocratizzazione della Rete, di complessità di gestione dell'obbligo in questione, di sanzioni pesantissime per gli utenti - rendono il decreto una nuova legge ammazza-internet. Rispetto ai tentativi precedenti questo è perfino più insidioso e furbesco, perché anziché censurare direttamente i siti e i blog li mette in condizione di non pubblicare più o di pubblicare molto meno, con una norma che si nasconde dietro una falsa apparenza di responsabilizzazione ma che in realtà ha lo scopo di rendere la vita impossibile a blogger e utenti di siti di condivisione. I blogger sono già oggi del tutto responsabili, in termini penali, di eventuali reati di ingiuria, diffamazione o altro: non c'è alcun bisogno di introdurre sanzioni insostenibili per i "citizen journalist" se questi non aderiscono alla tortuosa e burocratica imposizione prevista nel Decreto Alfano. La pluralità dell'informazione, non importa se via internet, sui giornali, attraverso le radio o le tv o qualsiasi altro mezzo, costituisce uno dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino e, probabilmente, quello al quale sono più direttamente connesse la libertà e la democrazia.

Aderisci all'appello di DIRITTO ALLA RETE contro il DDL Alfano!

giovedì 2 luglio 2009

SGUARDO SUI BALCANI. NUOVE PROSPETTIVE DI STUDIO


Tra le varie iniziative sui Balcani che si terranno quest'estate in Italia, mi preme segnalarvi quella che la Squi-libri Editore ha organizzato a Lorica in un posto suggestivo della Calabria, nel Parco nazionale della Sila. Si tratta di un seminario internazionale di studio che fa parte della rassegna annuale “SilaInFesta”, giunta alla sua undicesima edizione.

Tra musica, letteratura ed antropologia, una riflessione a più voci sulla produzione culturale dei Balcani, area dalle tormentate vicende politico-istituzionali ma anche zona di frontiera per eccellenza e di straordinario interesse per quanto attiene al confronto/dialogo tra etnie, religioni, culture e tradizioni differenti. Lingue nazionali e dialetti, le tradizioni musicali anche delle popolazioni confinanti, il rapporto tra lingua e identità etnica, le letterature nazionali e la tradizione epica, i repertori musicali del Kosovo e un confronto, fra le due sponde del Mediterraneo, con le espressioni linguistiche e musicali dell’area arbëreshe, sono alcune delle tematiche che saranno affrontate in un approccio multidisciplinare grazie ai contributi di autorevoli studiosi, di competenze e formazioni diverse tra i quali Martin Stokes (Oxford University), tra i massimi esperti della musica dell’area mediterranea; l’etnolinguista Victor Friedman (University of Chicago), autore di celebrati studi sui rapporti tra lingua e identità etnica; l’etnografo Alexander Novik, direttore del Dipartimento di Studi Europei del Kunstkamera di S. Pietroburgo, il museo fondato da Pietro il Grande nel '700. Partecipano al seminario anche alcuni tra i principali studiosi italiani nei diversi ambiti di riferimento tra i quali gli storici di lingua e letteratura albanese Francesco Altimari (Università della Calabria) e Matteo Mandalà (Università di Palermo) e gli etnomusicologi Nico Staiti (Università di Bologna) e Nicola Scaldaferri (Università di Milano), autori tra l’altro di numerose ricerche sul campo tra i rom della Serbia e del Kosovo e sul canto epico in Albania e Macedonia. Nel fitto programma di iniziative collaterali - presentazioni volumi, proiezioni cinematografiche, laboratori musicali e concerti - è stata inclusa la mostra fotografica "Kosovo: Incertezze e sogni".
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La partecipazione alle attività è gratuita e aperta a tutti, previa iscrizione via mail entro il 10 luglio 2009. Per le borse di studio, che prevedono la copertura delle spese di soggiorno, sono previste due formule (in camping e in albergo/bungalow). Per partecipare alla selezione bisogna inviare, entro il 25 giugno, curriculum vitae ed elenco esami sostenuti, con relative votazioni e crediti. Per info e invio curricula: leav@unimi.it. Il seminario sarà aperto da un incontro con lo scrittore macedone di etnia albanese Luan Starova di cui è stato di recente tradotto in italiani L’altro accanto a noi [Mondadori, 2009] e terminerà la mattina del 26 luglio con una tavola rotonda finale. Nei giorni 23, 24 e 25 luglio, di mattina, si terranno le relazioni la cui frequenza è obbligatoria per coloro che sono interessati ai crediti formativi. Nei pomeriggi e nelle serate avranno luogo visite, attività musicali e presentazioni di libri (in corso di definizione il calendario) con frequenza facoltativa.

Luogo: Lorica (CS)
Centro Congressi di Lorica, località Cavaliere
Organizzato da: Squilibri editore; in collaborazione con Associazione Altrosud, Università di Milano - Dipartimento di Storia delle Arti, Musica e Spettacolo, Università della Calabria - Dipartimento di Linguistica

INFO:
Squilibri editore
Viale dell’Università 25 - Roma
telefono: 06 44340148
e-mail: info@squilibri.it
web: www.squilibri.it

KOSOVO: LA VOCE DEL CONIGLIO