domenica 25 maggio 2008

UN ASPETTO POSITIVO DELLO STATO MULTIETNICO

L'Assemblea del Kosovo approva la Legge sul Calendario delle Festività Ufficiali

PRISTINA. Dopo tre lunghi giorni di pressione da parte del Governo e dei rappresentanti dell'International Civilian Office (nuova struttura di stampo prettamente europeo per il supporto alle istituzioni kosovare) il Parlamento della Repubblica del Kosovo (è così che bisogna chiamarla e anche l'Italia l'ha riconosciuta come tale) ha approvato la legge sulle ricorrenze ufficiali. Nella lista figurano tre date fortemente volute dai parlamentari di etnia albanese, alle quali vanno aggiunti altri cinque importanti giorni per le minoranze. Il potere legislativo ha stabilito che il 28 Novembre o festa della bandiera (il 28 del 1912 è stato il giorno dell'indipendenza albanese dall'Impero Ottomano) sarà ora ricordato come la giornata degli Albanesi; il 12 Giugno, conosciuto come giorno della Liberazione del Kosovo, sarà festeggiato da oggi in poi come il giorno della Pace, mentre il 6 Marzo o giorno dei Martiri, passerà alla storia come la giornata della Memoria e del Rispetto per i Veterani di Guerra.
Il testo della legge riporta anche, e giustamente, trattandosi il Kosovo di uno Stato multientnico, le ricorrenze per tutte le altre minoranze che vivono qui e che sono altrettanto rappresentate nella nuova bandiera che poco piace ai suoi cittadini. Il lungo elenco riporta il 15 Febbraio come la giornata degli Ashkali, l'8 Aprile la giornata dei Rom, il 23 Aprile il giorno dei Turchi, il 6 maggio quella dei Gorani e infine il 28 Settembre il giorno dei Bosniaci. La Pasqua e il Natale Ortodosso rientano ovviamente nella lista.
Se accanto a queste ricorrenze aggiungiamo tutte le altre che il popolo del Kosovo è abituato a festeggiare (lasciando da parte il mese di Ramadan, quello del digiuno che disabilita tutti) dobbiamo inserire la festa di inizio e di chiusura del Ramadan che durano rispettivamente tre giorni ciascuno, il 25 Dicembre non si tocca, idem per l'1 Gennaio, ovviamente il 1 Maggio, poi la festa dell'Europa che è un "must" e da queste parti ci tengono in molti a festeggiarla, il 15 Agosto, e sicuramente qualche altra festività di minor conto che adesso sfugge. C'è di buono una cosa e cioè che finalmente in maniera ufficiale e con legge dello Stato si è fatto ordine al calendario delle festività, perchè sino ad ora chiunque poteva, anche il giorno prima, avvisarti dispiaciuto di non poter partecipare ad un evento o recarsi a lavoro perchè il giorno dopo si sarebbe festeggiata la Pasqua ortodossa o dell’altro. Il nuovo calendario kosovaro presto verrà stampato tutto in rosso e almeno sulla carta il riconoscimento delle minoranze sarà garantito. Con il beneplacito delle Istituzioni tutti potranno festeggiare e festeggiarsi. Certo questo è un inizio a rilento per la neonata Repubblica del Kosovo che ha tanto da lavorare e poco da festeggiare.

articolo pubblicato sul sito di peacereporter.net e peacelink.it

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