giovedì 6 agosto 2009

IDENTITA' ETNICA E IDENTITA' DI GENERE NEI REPERTORI MUSICALI DEL KOSOVO


Conservo con me tante belle immagini del Kosovo, ricordi indimenticabili insieme interessanti e non. La musica tradizionale kosovara rientra, ahimè, in quest'ultima categoria. Ovunque in Kosovo è possibile ascoltare o vedere sullo schermo interminabili e ripetitive litanie. Saranno pure genuini canti epici che affrontano certamente argomenti delicati, inni alla libertà e alla gloria, ma il mal di pancia e di testa sono i classici sintomi di coloro che, non abituati a tali suoni, come il sottoscritto, si avventurano ad ascoltarne un intero CD musicale.
Nico Staiti, docente di etnomusicologia all'Università di Bologna, nonché profondo conoscitore della realtà musicale del Kosovo, ha una considerazione alta e nobile della musica tradizionale kosovara. Durante il suo intervento "identità etnica e identità di genere nei repertori musicali del Kosovo" che ha tenuto a Lorica all'interno del seminario di studi "Sguardo sui Balcani. Nuove prospettive di studio", si è imbattuto in una approfondita analisi sulla metrica e il ritmo di questo genere musicale, elencando i motivi per i quali bisogna considerare la musica popolare di questa parte dei Balcani complessa, interessante e originale.
Francamente non pensavo ci fosse tanta raffinatezza e complessità ritmica dietro a quella che fino a poco tempo fa consideravo un'interminabile pesantezza musicale, un tratto sicuramente folkloristico, legato alle genuine tradizioni locali, ma che molto probabilmente era la causa dei miei leggeri mal di testa quando affrontavo lunghe tratte in autobus costretto ad ascoltare queste canzoni popolari.

Di seguito i primi tre video dell'intervento del prof. Staiti ad opera di Shpend Bengu. Per vedere la restante parte e gli interventi degli altri docenti presenti al seminario vi invito a consultare il canale youtube di Shpend.









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