
Dalla fine dello stato Jugoslavo il Sudest dell'Europa è diventato sinonimo di guerra, ferocia, odio etnico, muri invalicabili tra le persone. Una terra considerata sempre l'estrema provincia del continente, piena di violenza e vagamente inquietante per il resto dell'Europa, quella che si considera civilizzata. Ma siamo sicuri che quest'immagine rifletta la realtà, o non rispecchi piuttosto i nostri pregiudizi? Il vicino di casa, per chi abita in quei territori martoriati, è un amico o un nemico? Perchè la pulizia etnica è diventata un terribile programma?Perchè la guerra nei Balcani, perchè questa continua conflittualità? Sono le domande che Richard Swartz, corrispondente dall’Europa orientale per più di trent’anni del giornale svedese “Svenska Dagbladet”, ha rivolto a 21 scrittori originari della ex Jugoslavia, della Bulgaria e dell'Albania per un’antologia uscita originariamente in Germania nel 2007 e pubblicata quest’anno nella Piccola Biblioteca Oscar Mondadori con il titolo “L’altro accanto a noi”.
AA.VV. L’altro accanto a noi, Oscar Mondadori, pag. 379, €. 10,50
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