mercoledì 6 aprile 2011

GIOVANI ARTISTI CRESCONO: AFRORA BLAKQORI-UKA

L'ultimo villaggio - 49x35
Afrora Blakqori - Uka si è laureata presso la facoltà di Belle Arti di Pristina nel 1994. E' la prima artista kosovara ad avere conseguito un master in arti grafiche ed anche la prima, insiema a tutta la sua generazione, ad aver vissuto gli anni formativi durante il periodo più acceso del nazionalismo serbo. Nel 1989 si è iscritta all'università, ma dopo circa un anno di lezioni ha dovuto ultimare i suoi studi presso scuole improvvisate nelle case private. L'imposizione del regime aveva spinto gli albanesi kosovari a sviluppare in diversi settori un efficiente sistema parallelo.  Quel clima teso, quell'aria tetra e cupa, hanno influito significativamente sulla creatività della giovane artista. Non deve essere stato facile per nessuno studiare in quelle circostanze. A maggior ragione per quelle persone che fanno del vissuto quotidiano la fonte primaria delle loro rappresentazioni artistiche. La grafica di Afrora nasce da sentimenti soggettivi che vengono plasmati nelle arti visive sotto forma di associazioni simboliche e riflessioni di diversa natura. In questa sua mostra personale presso la Galleria d'Arte del Kosovo a Pristina è rappresentato il percorso pluriennale dell'artista, dove la sua creatività - quasi due decenni - si riflette in vivide immagini del mondo animale, di quello subacqueo, dei paesaggi e della natura. Le composizioni non sono figure umane, ma astratte e suggestive associazioni che rimandano a una metafora che produce emozioni specifiche. Queste sue immagini stimolanti accomunano la sua grafica al concetto ideal-estetico. Il lavoro grafico che racchiude la fase "Ultimo Villaggio" è significativamente il più ampio e, politicamente, il più profondo: lo spazio affascinante di integrità compositiva. Sempre alla ricerca di nuove trasformazioni  di quei temi che appartengono al mondo intimo dell'artista, la forma metaforica delle opere esposte rivelano sia preoccupazioni di disordine perenne di questa sua nazione, che le speranze per un futuro più felice e prospero.



Per contattare l'artista scrivete a:
afrora01@hotmail.com

2 commenti:

K. ha detto...

Sconvolgente. Semplicemente sconvolgente.

Il piccolo villaggio peraltro scheletrito – alberelli troppo simili a lingue di fumo, finestrelle, ancorchè gracile sembra resistere ma…

ECATOMBE DECLIVIO STORTURA.
Incombe inesorabile, fatale, un torrione delirante, parto aberrante di un arcobaleno sotterraneo e furibondo, che non conosce il verdechiaro e il violetto della levità e della gaiezza di primavere mai viste..
Strati e strati di un magma disgraziato di sangue e di feci, e obliquo pure, tanto sinistro quanto perentorio.

Così è. Così siamo noi, sembra dire. Deformi, o forse solo difformi. Difformi da voi che ci date “buoni consigli” dall’ alto delle vostre civiltà linde,presuntuose e bolse, voi che ci insegnate, a noi che siamo al mondo da sempre…

Curiosamente non ci vedo un periodo storico o politico, ma piuttosto l’ essenza stessa del popolo del Kosovo, serbi e albanesi figli dello stesso territorio, uniti in percorso e in un destino forse abnorme ma di fronte alla cui unicità e straordinarietà non resta che arrendersi.

“Biting the same dust…” mordono la stessa polvere, la stessa terra putrida e fertile, gli stessi colori bruni della nascita e della morte.
Il villaggio è l’ io di quel popolo, speranza di ordine e di allineamento, ma quel torrione folle è l’ es, tutto l’ es dell’ umanità, pulsione, forza ancestrale, big bang.

Ma non pare il torrione minacciare il villaggio. Essi convivono.
Come dalla notte dei tempi convivono l’ io e l’es, serbi e albanesi, conflitto e risoluzione, vita, morte rinascita, in una stratificazione spiraleggiante di suoli corrotti e sangue vivo..

E intanto gli alberelli lassù, il loro coraggio incurante e impertinente, si levano al cielo…

Sì, conviene arrendersi.
Alla forza espressiva di quest’opera, che toglie il fiato.
Chiunque ne ha facoltà supporti e diffonda quest’ artista, emoziona come pochissimi contemporanei sanno fare.

Raffaele Coniglio ha detto...

Grazie Katrina per questa profonda e interessante riflessione. L'ennesima! Se ti interessa vedere qualche altra foto dell'artista ti consiglio questo link http://www.albanianews.it/cultura/arte/item/1781-afrora-blakqori-uka

Raffaele

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