sabato 28 febbraio 2009

KOSOVO. LA STORIA, LA GUERRA, IL FUTURO


Oggi sono venuto a conoscenza del libro di Matteo Tacconi. Pubblicato nel 2008 da Castelvecchi, le 336 pagine sono interamente dedicate al Kosovo. Forse non vi dico nulla di nuovo, forse si, ma ci tenevo a segnalarvi quello che appare un buon saggio politico. Ne comprerò una copia. Devo dire che la presentazione sotto riportata mi ha colpito abbastanza. Incuriosito ho cercato su internet ed ho trovato una prima conferma. Mi riferisco all'articolo che Osservatorio sui Balcani gli ha dedicato. A questo punto mi affretto all'acquisto.

"Come può un fazzoletto di terra diventare in poco tempo una delle polveriere del mondo? Il 17 febbraio 2008 è nato lo Stato indipendente del Kosovo, ultimo capitolo del violento processo di frammentazione della Jugoslavia, dieci anni dopo lo scoppio della guerra e le bombe della Nato su Belgrado. Gli albanesi kosovari cantano vittoria, ma la Serbia si oppone con tutti i mezzi possibili. L'Europa si divide, gli Stati Uniti esultano, la Russia protesta senza convinzione. Da parte sua, il piccolo Stato è ancora ben lontano dalla normalità, e pochi saprebbero dire quanto durerebbe se i puntelli del sostegno internazionale venissero meno: le città sono presidiate dai militari della Nato, il tasso di disoccupazione è altissimo, e l'unica economia che cresce è quella di uno Stato parallelo e potente, legato alle attività dei cartelli del narcotraffico, alle rotte dell'immigrazione clandestina, a ogni sorta di business illegale. L'autore affronta i passaggi più importanti e tormentati del percorso che ha portato all'indipendenza, con le difficoltà di convivenza quotidiana tra serbi e albanesi. Kosovo è un saggio storico-politico, ma anche un reportage condotto direttamente sul terreno, intervistando i protagonisti e affrontando situazioni pericolose, con spirito di ricerca e amore della verità".

Matteo Tacconi è un giornalista esperto di Europa centro orientale che collabora prevalentemente con il quotidiano «Europa» e il mensile «Narcomafie». Ha scritto per le riviste «Limes», «Famiglia Cristiana», «Panorama» e «Diario».

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao raffaele. sono matteo tacconi, quello del kosovo. scusa il disturbo, ma sai, noi giornalisti vanitosi a volte facciamo scorribande su google per vedere chi parla di noi...ho visto il tuo post sul mio libro e ci tenevo a precisare che la quarta di copertina, in realtà, è un po' gonfiata. niente luoghi pericolosi, come dice l'editore. insomma, alla fine il kosovo è tranquillamente visitabile. a presto. mtacconi78@libero.it

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KOSOVO: LA VOCE DEL CONIGLIO