domenica 25 luglio 2010

CHE LA DOMANDA ALLA CORTE FOSSE MAL POSTA?


La Corte Internazionale di Giustizia ha espresso il suo parere. Tutto avrebbe dovuto filare liscio e senza equivoci, ma prontamente è riemersa l'eterna divisione tra coloro che sostengono la causa di Pristina e quanti sono vicini al pensiero di Belgrado. Se si prova ad usare la logica, si potrebbe facilmente capire come il problema in merito al parere del CIG risulti quantomeno superfluo. La domanda posta dal governo serbo è stata chiarissima: "La dichiarazione di indipendenza del Kosovo è in armonia con il diritto internazionale?". Altrettanto chiara è stata la risposta dei giudici che compongono la Corte Internazionale di Giustizia (CIG): "La dichiarazione di indipendenza del Kosovo è legittima in quanto il diritto internazionale – hanno affermato - non vieta le dichiarazioni di indipendenza”
Sono certo che se Belgrado avesse chiesto alla Corte:"La provincia del Kosovo ha il diritto a secedere dalla Serbia e a diventare stato indipendente?", il CIG non si sarebbe di certo sottratto a fornire una risposta e ad argomentare in merito al quesito postole. Non è stato chiesto loro di esprimersi sulle conseguenze giuridiche della dichiarazione d'indipendenza, e non l'hanno fatto. Mi rendo conto che rispondere ad una domanda del genere avrebbe creato molte più complicanze, non soltanto alla Corte, ma anche alle potenze occidentali. La questione comunque è soltanto rimandata.
Non credo che i giudici siano stati secchioni e puntigliosi o che avrebbero dovuto "liberamente" interpretare la filosofia della Serbia sul Kosovo. Penso invece, guardandola dalla prospettiva serba, che la domanda alla Corte fosse mal posta.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

Se fosse possibile dichiarare l'indipendenza senza secedere avresti ragione tu .
Però non è possibile perchè le due cose sarebbero in contraddizione .

Non è meglio dire la verità ? Cioè che sul piano giuridico questa indipendenza non sta nel cielo nè in terra e che questa cosa si è verificata su un piano extra -giuridico ?
Mario Favaro

Anonimo ha detto...

A meno che non abbiano dichiarato l'indipendenza per scherzo e questa indipendenza non esista proprio .
Le pare che sia cosi ?

Raffaele Coniglio ha detto...

Caro Mario,
L'indipendenza è un fatto concreto, ancor di più dopo il parere del CIG. Il piano giuridico, seppur quello più rilevante, non può segnare il destino di un popolo (che senza persecuzioni e limitazioni di ogni genere stava bene con la sua autonomia e non pretendeva altro). Il diritto internazionale è fermo a 50 anni fa. I giuristi dovrebbero porsi la domanda: Cosa succede se uno stato sovrano ( la Serbia), minaccia, tortura, uccide e perseguita una sua minoranza etnica (gli albanesi del Kosovo)? La pulizia etnica giustifica la violazione del diritto internazionale in Serbia, e quindi l'intervento Nato in Kosovo e la successiva indipendenza? L'accertamento del fatto che siano state commesse delle grandi atrocità in Kosovo, secondo il mio punto di vista, implica che ogni sacrosanta "ragione di Stato", ogni violazione del diritto internazionale, è nulla rispetto alle migliaia di morti commesse e centinaia di migliaia di allontanamenti forzati". Spesso ci si dimentica di tutto ciò o lo si sottovaluta. Il Kosovo dovrebbe ri-essere amministrato da chi ne ha attentato la sua stessa autonomia? Quanto detto sopra, secondo il sottoscritto, fa del Kosovo un caso unico, a meno che altre gravi atrocità non vengano commesse da altre parti... e non mi pare sia il caso della Catalogna, della Padania o delle due giovani figliastre russe.
Saluti,
Raffaele

p.s. una teoria originale e ben articolata è quella del remedial self-determination di Marc Weller http://raffaeleconiglio.blogspot.com/2009/05/marc-weller-e-la-teoria-del-remedial.html

Anonimo ha detto...

Ecco . Appunto.
E' come dicevo io .
La questione non è giuridica ed è inutile arrampicarsi sugli specchi per fare tornare un conto che non può tornare .

Del resto se fosse valida la teoria del "remedial self determination" i Serbi avrebbero a loro volta diritto alla loro piccola parte di Kossovo dato che gravi atrocità nei loro confronti sono state ampiamente documentate nell'immediato dopo guerra e anche dopo .

Credo che sarebbe meglio evitare ipocrisie e lasciar perdere le teorie confenzionate per l'occasione .
Mario Favaro

Raffaele Coniglio ha detto...

L'ipocrisia più evidente è quella di sminuire quanto accaduto sin dalla metà degli anni 80 agli albanesi del Kosovo ed ingigantire, invece, quanto è successo ai serbi del Kosovo. Le due cose non si reggono, non possono stare insieme, sia per quantità che per atrocità. Premesso che ogni forma di violenza vada abolita, va precisato che le ritorsioni albanesi ai danni dei serbi sono state dettate dalla vendetta per quanto subito,....

Raffaele

Anonimo ha detto...

La vendetta , come attenuante ci può stare ,ma solo verso gli effettivi colpevoli (paramilitari o verso chi abbia compiuto dei reati ).
Verso gli innocenti , colpevoli di far parte di un etnia o di profesare una religione , assolutamente no .

Altrimenti si giustifica anche Srebrenica quando Mladic vendicava eccidi reali e probabilmente l'assassinio dei suoi genitori nella seconda guerra mondiale .

Sul piano giuridico è necessario qualificarli come crimini senza attenuanti ( sul piano umano ogniuno provi a mettersi nei panni dei carnefici e delle vittime e poi mi dica se è in grado di rispondere ).

Ricorda cosa hanno fatto ai cosidetti collaborazionisti albanesi che molto spesso erano solo persone estranee alla mafia Uck ( era questa la loro colpa altro che vendetta )

Mario Favaro

Anonimo ha detto...

Sempre a proposito di "remedial self determination".
I dati sulle vittime in Kosovo che ho potuto leggere ,non confermano affatto la tesi che si trattò di eccidi di diverso tenore .
Se si considerano le vittime in proporzione alla presenza ante-guerra del etnie si può facilmente rilevare che le due comunità sono state colpite in modo proporzionalmente analogo .
Dovrebbe poi tenersi conto dei danni compiuti ai luoghi sacri e del fatto che la vita dei Serbi è resa quasi sempre impossibile .

Non capisco peraltro cosa se ne fanno gli albanesi di Mitrovica nord e della terra abitata dai Serbi che sarà solo fonte di tensione per tutti .
Mario

Anonimo ha detto...

UCK non e mafia ma esercito liberazione kosova.
UCK e stata composta dal ragazzi e ragazze kosovare che hanno combatuto per la liberta del suo paese , per alleviare loro popolo dai crimini eseguita dai serbi.

Bruno ha detto...

Interessante il blog, sto scrivendo una tesi giuridica sul Riconoscimento del Kosovo, e mi pare che di giuridico ci sia ben poco nell'indipendenza del Kosovo.

Mi piacerebbe visitare i luoghi anche per comprendere meglio e farmi un'opinione più articolata.

Perchè i crimini ai danni dei Serbi, dal 1999 ad oggi, dovrebbero essere meno importanti di quello perpetrati ai danni degli Albanesi ? Solo per il numero delle vittime ?

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