- UN LIBRO SOTTO L'ALBERO -
“Con l’arrivo di suo figlio aveva capito che noi siamo i nostri padri e le nostre madri che continuano a vivere in noi. Nelle nostre ossa sentiamo il richiamo della loro voce che attraversa la vita, e a volte anche la morte, e ci dice che non possiamo scappare da nessuna parte. Ci dice che tutte le strade sono chiuse dal momento che hai visto tuo figlio in faccia. E che esistono solo due tempi: il tempo della semina e quello della raccolta. E quando hai fatto queste due cose, il ciclo è finito. Allora cercherai con tutte le forze di fare l’unica cosa ancora possibile: trasferire i tuoi ricordi in colui che diventerà la tua memoria. […] Cercherai di trasmettere la tua nostalgia a tuo figlio, capendo che un giorno tu stesso sarai la sua nostalgia.”
Un uomo e una donna divisi dalla guerra. Lui è serbo e lei kosovara, e la guerra è proprio quella del Kosovo, nei Balcani squarciati dai nazionalismi. Lui la cerca per anni tra i profughi dispersi per l'Europa, perché gliel'ha promesso. Lei lo aspetta, seduta in un angolo di mondo, perché aspettarlo è l'unica cosa che sa fare. Ma a volte la sorte trasforma le persone in "lettere mandate al momento sbagliato".
Una storia vibrante e sincera, di amicizie che durano una vita, di perdite e di speranza, di figli della guerra e dei loro tanti genitori. Un romanzo che tocca corde profonde, temi viscerali, con coraggio e delicatezza. Che non teme di fare i conti con un passato che "quando ti trova, ti guarda con i tuoi stessi occhi". Nella carta geografica degli anni Novanta i Balcani sono in rapido e incontrollabile mutamento, e con loro i sentimenti delle persone che li popolano sotto la spinta di opposti nazionalismi: ma non l'amicizia tra Milos (serbo) e Besor (albanese), né l'amore tra i loro due figli, Ajkuna e Zlatan. La prima volta che Zlatan vede Ajkuna è rapito dal dondolio delle sue trecce che "si allungano quasi a toccare terra". Non sa ancora che quella bambina diventerà così centrale nella sua vita. Crescono insieme a Pristina, nella stessa casa, anche se lui è serbo e lei kosovara di etnia albanese. I loro padri condividono la passione per la medicina e per le poesie di Charles Simic. Le loro madri, Slavica e Donika, litigano su come fare le conserve di peperoni e sui particolari di certe ballate, patrimonio comune dei popoli dei Balcani. Ma il Kosovo, in cui per secoli questi popoli hanno convissuto, alla fine degli anni Novanta sanguina. Ed è l'ennesima ferita al cuore dell'Europa balcanica. Tra i botti di Capodanno e gli spari della guerriglia, Ajkuna e Zlatan si promettono amore eterno "come solo due ragazzi possono promettersi". La storia però li separa: militare di leva lui, profuga lei. Ajkuna si ritrova in Svizzera, dove partorisce Sarah. Zlatan finisce in Italia, dove incontra Ines. Una ragazza minuta, con i capelli lisci che le cadono sulle spalle. Proprio come Ajkuna. In un montaggio alternato, il romanzo segue le vite dei due protagonisti, il loro rincorrersi e sfiorarsi, e forse perdersi. Lungo il cammino, in una babele arruffata di lingue, Zlatan e Ajkuna incroceranno una piccola folla di personaggi intensi, veri, col loro bagaglio di storie al seguito.
Anilda Ibrahimi ci racconta, con la sua leggerezza, con la sua scrittura cruda e poetica, una vicenda struggente, di sentimenti forti, senza essere sentimentale. Ci porta nel Kosovo per farci scoprire un mondo diverso e la sua repentina distruzione. Rintracciando però quel filo che continua a legare vecchio e nuovo, passato e futuro, in un flusso ininterrotto di vita. Al di là dell’ambientazione e delle tragedie vissute dai personaggi del libro, L’amore e gli stracci del tempo è una storia universale che parla a tutti di tutti. Una storia di come a un certo punto della nostra vita dobbiamo per forza fare i conti con quello che siamo diventati, anche se non ci piace poi tanto, anche se avevamo sognato cose diverse. E’ una storia di madri e anche una storia di padri.
Titolo: L'amore e gli stracci del tempo
Genere: Libri Narrativa Italiana
Autore: Anilda Ibrahimi
Editore: Einaudi
Anno: 2009
Collana: I coralli
Informazioni: pg. 280; 18,50 €
Codice EAN: 9788806199722
4 commenti:
Bello veramente bello, un libro fantastico e avvolgente. Lo consiglio veramente a tutti.
Giulia
Ciao Giulia, concordo pienamente con te. Il libro in questione è il più bel romanzo che abbia letto sul Kosovo. Quanto a stile e profondità dei contenuti è davvero unico. I miei complimenti all'autrice Anilda Ibrahimi.
anche io concordo con voi due.Il libro è veramente fantastico.lo consiglio veramente a tutti...è stupendo !!!
lol
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